Quale lavello?!

Parliamo di cucina, naturalmente; si sa che quando dobbiamo progettare la cucina per la nostra casa vorremmo sempre fare la scelta più giusta e più comoda, anche se a volte questi due aspetti non combaciano. La scelta del tipo di lavello ci porta proprio a valutare le caratteristiche del modello più adatto alle nostre esigenze e agli spazi a disposizione.

Esistono due grandi famiglie di lavelli: LAVELLI CON SGOCCIOLATOIO e LAVELLI SENZA SGOCCIOLATOIO.

[Lo sgocciolatoio è la parte di metallo (o fragranite) che si trova a lato della vasca; è una parte che spesso si utilizza come surrogato di piano lavoro per appoggiare le pentole da riempire o scolare, per tagliare o affettare, per condire e finire la preparazione di un piatto.]

  • LAVELLO CON SGOCCIOLATOIO: lo si consiglia se non si ha abbastanza spazio per la lavastoviglie, da utilizzare come spazio utile e comodo nel lavaggio di piatti e pentole, come punto di appoggio e scolo
  • LAVELLO SENZA SGOCCIOLATOIO: lo si consiglia quando nella composizione è presente la lavastoviglie, perché permette al piano di lavoro di essere più libero da ingombri inutili

Una volta definita la vostra situazione e, quindi, la famiglia tra cui scegliere, si passa ad aspetti più estetici che pratici:

  • LAVELLO VASCA SINGOLA: lo si consiglia quando la parete cucina è molto ridotta e il lavello risulta quasi a ridosso del piano cottura
  • LAVELLO VASCA DOPPIA: lo si consiglia in quelle composizioni in cui non è presente la lavastoviglie e si ha abbastanza spazio per permettere l’installazione di questo modello
  • LAVELLO AD UNA VASCA E MEZZA: questo modello mette d’accordo un pò tutti perché è possibile installarlo anche in una base da cm. 60 (nonostante le due vasche) e permette di avere la comodità della doppia vasca, anche se la seconda proposta è molto ridotta (la si utilizza per lavare frutta e verdura o per tenere le spugne)

C’è poi l’aspetto dell’installazione che merita qualche minuto in più di attenzione:

  • INCASSO STANDARD: il lavello è incassato normalmente nel piano, con il bordo che sporge con più o meno evidenza a seconda del modello
  • INCASSO SEMI FILO TOP: il lavello risulta sempre sopraelevato rispetto al top ma con uno spessore di al massimo un paio di millimetri
  • INCASSO A FILO TOP: il lavello non sborda dal top ma rimane allo stesso livello (è consigliabile utilizzarlo con top in agglomerato o quarzo; con il laminato bisogna mettere un pò più di attenzione nel fissaggio con il silicone)
  • INCASSO SOTTO TOP: il lavello è al di sotto del livello del top, vedremo il bordo del top finito e il lavello ancorato da sotto (è da utilizzare solo con top in agglomerato o quarzo)

I materiali a disposizione li avevamo già visti in precedenza, ma una rinfrescata alla memoria giova sempre 🙂

  • ACCIAIO: il materiale più usato e richiesto; si può scegliere un modello più o meno lucido a seconda dei gusti e dell’abbinamento con gli altri elettrodomestici (piano cottura e forno)
  • FRAGRANITE: il materiale nuovo e più comodo nella pulizia e nella tenuta, con varie tonalità e finiture
  • ACCIAIO E CRISTALLO: il primo è il materiale con cui è fatto il lavello e il secondo è il tocco in più, che ricopre la parte dello sgocciolatoio e del bordo lavello (bianco o nero)
  • AGGLOMERATO O QUARZO: nel caso si scelga un top di questo genere, si può scegliere di far ricavare la vasca (o le vasche) direttamente dallo stesso top avendo una continuità visiva dell’insieme

Di seguito alcuni esempi molto esplicativi 🙂

lavello vasca e mezza con sgocciolatoio lavello vasca singola sottotop acciaio doppia vasca con sgocciolatoio lavello fragranite vasca doppia con sgocciolatoio lavello vasca singola filotop lavello integrato nel top

Quale lavello?!

Nuovi materiali in cucina

Abbiamo già visto le svariate possibilità di scelta per quello che riguarda il piano di lavoro in cucina, con tutti i pro e contro del caso; oggi invece affrontiamo un altro bivio che ci si presenta davanti nella progettazione di una nuova cucina: quali materiali scegliere per gli elettrodomestici?

Eh sì, perchè un tempo esistevano solo la ceramica (ormai richiesta pochissimo e in ogni caso con dei costi folli) e l’acciaio, per cui non si aveva molto scelta per quanto riguardava piano cottura e lavello; oggi, invece, accantonata la ceramica, si è inserito nel mercato (e nel cuore di molte casalinghe 😉 ) un altro materiale: la fragranite, o granite, a seconda dell’azienda produttrice. Questa è composta dall’80% di particelle di granito che la rendono particolarmente resistente agli urti e ai graffi, risolvendo gran parte dei problemi che l’acciaio porta con sé, prima fra tutti la delicatezza. Perché, non possiamo negare che, esteticamente un lavello o un piano cottura in acciaio siano insuperabili, almeno appena acquistati; con l’uso e i continui lavaggi, però, l’acciaio comincia a rovinarsi per i graffi delle posate, a creare aloni e macchie che sono difficili da mandare via con un semplice colpo di spugna.

La fragranite, invece, risolve esattamente questi problemi: non si graffia né si ammacca, non crea macchie dovute al calcare, è facile da pulire senza la necessità di dover asciugare con cura per evitare i fastidiosi aloni e la si trova in diversi colori. I colori più gettonati sono l’avena, o sabbia, e l’ardesia; della stessa tonalità e materiale è possibile avere anche il piano cottura (che altro non è che acciaio ricoperto da una pellicola di granite) e il forno, in modo che la corrispondenza tra gli elettrodomestici persista anche nel caso non si scelga l’acciaio.

L’acciaio rimane comunque il più richiesto, nonostante tutte le difficoltà di manutenzione; ad oggi, almeno per i lavelli, si ha la possibilità di scegliere tra 3 diverse finiture di acciaio: la classica, liscia e brillante; il decor, che crea sulla superficie una specie di ragnatela molto fitta di metallo che consente una più semplice pulizia; e il microdecor, che altro non è che la variante più fine e delicata della precedente.

Quando l’acciaio da solo non basta più, ecco che si possono inserire altri materiali, come il cristallo; esistono infatti intere linee complete di elettrodomestici (lavello, miscelatore, piano cottura e forno) che presentano uno o più elementi in cristallo, che rendono il pezzo ancora più brillante. Ad esempio, nel caso del lavello, la vasca rimane in acciaio mentre lo sgocciolatoio sarà in cristallo; mentre il piano cottura e il forno saranno completamente in cristallo, con l’eccezione delle griglie in ghisa per il primo e delle manopole di accensione per il secondo. Si tratta ovviamente di cristallo temprato adatto a sopportare altissime temperature, ma tenete conto che si parla comunque di un materiale ancora più fragile: se, per sbaglio, vi scappa la pentola a pressione, addio cristallo! 😉

              

Nuovi materiali in cucina