Anche su Lion’s Home

Non pensavo sarei stata scelta per un progetto così interessante come questo:<a href=”http://www.lionshome.it&#8221; target=”_blank”><img src=”http://api.lionshome.de/publicon/publicon.php&#8221; border=”0″ /></a>

E invece!!Eccomi presente anche su questa pagina!Sono davvero soddisfatta perché la passione che metto nel portare avanti questo blog è enorme (anche se ultimamente sono latitante,causa lavoro). Non vedo l’ora di veder comparire “il mio bambino” sulla pagina di Lion’s Home 🙂

Buona lettura a tutti!

Anche su Lion’s Home

REDESIGN YOUR SCHOOL 2/04-5/06 2016

Oggi, come sempre dal lavoro, vi invito ad una mostra che sta per terminare ma che vale davvero la pena di visitare, se non altro per le implicazioni sociali che ne derivano.

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Si tratta di una mostra promossa dalla Triennale di Milano in occasione della XXI Esposizione Internazionale e che ha coinvolto decine di studenti delle scuole primarie e secondarie della città, con l’intento di riprogettare lo spazio scolastico seguendo proprio le indicazioni dei primi protagonisti di questo spazio. Con i loro progetti, dieci dei quali finalisti del concorso e in esposizione proprio alla Triennale, i ragazzi decidono di prendere la parola su un aspetto fondamentale per la loro crescita e la loro vita scolastica. E’ interessante soprattutto valutare quali soluzioni hanno trovato per risolvere alcuni aspetti come la sostenibilità e la distribuzione degli spazi. Alcune classi e istituti, anche non vincitori, si sono impegnati a realizzare i progetti presentati, per dare per primi l’esempio da seguire alle istituzioni che dovranno intervenire in futuro.

Davvero una grande iniziativa che pone l’accento su un aspetto cruciale della vita della città, che non si può ridurre al traffico e alla mancanza di parcheggi. La scuola è parte integrante della vita sociale e culturale di ogni centro urbano e dovrebbe essere posta come centro di un progetto più ampio di vivibilità e interazione.

Andateci e fatemi sapere cosa ne pensate!

REDESIGN YOUR SCHOOL 2/04-5/06 2016

Un’idea da realizzare

Ogni tanto sapete che vi rendo partecipe di alcuni progetti che seguo; oggi vorrei mostrarvi la fase embrionale di quello che (si spera!) sarà un progetto realizzato in collaborazione con la F.A. Ristrutturazioni e che permetterà a questo cliente di godersi meglio il patio davanti all’ingresso, sia d’estate che d’inverno.

Si tratta di un pergolato ancorato alla parete della casa che dà appunto sul patio di ingresso e che segue per la metà della profondità la linea diagonale dello spazio aperto. Essendo un’abitazione a pianterreno di una palazzina, ha l’ingresso indipendente e una mura bassa che delimita il giardino. Struttura e copertura completamente in legno, trattato in modo che possa sopravvivere alle intemperie dell’inverno e al sole dell’estate che sta arrivando; i pali di sostegno sono stati pensati con un diametro tra i 12 e i 14 cm, in modo che solo 2-3 siano sufficienti a reggere il peso del totale. Stessa cosa vale per i travi della copertura, ancorati direttamente alla parete di casa e che fungono da elementi di appoggio per le tavole, di circa 7 cm di larghezza e 2 cm circa di spessore.

5 metri di larghezza X 2,5 metri di profondità; lateralmente il pergolato segue la “vela” creata dal muro di cinta diagonale che chiude il patio. Tutto ovviamente realizzato su misura.

Che ne pensate?

 

Un’idea da realizzare

Salone internazionale del libro

Come ogni domenica ci sentiamo per un consiglio su una mostra o una fiera da visitare; oggi ho deciso di uscire in parte dall’argomento principe del blog per sforare nel territorio dell’altro mio blog .

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Amici di Torino e non, oggi grande occasione di portare anche i vostri figli ad una delle fiere più belle che si trovano in Italia: Il Salone Internazionale del LibroDove potranno incontrare anche i loro personaggi preferiti (oggi, per esempio, ci sarà Geronimo Stilton, per gli appassionati del topo più investigativo di tutti i tempi).

Non so come sia il tempo, ma non potete certo farvi scoraggiare dalla pioggia e perdere quindi la possibilità di leggere gli ultimi libri usciti. Domenica decisamente alternativa, anche per chi mi legge di solito per consigli e novità in ambito di arredamento.

Buona domenica a tutti!

Salone internazionale del libro

Decorare con la carta da parati

Sarà che oggi sembra novembre, con il cielo grigio e la pioggia che hanno ripreso possesso di questa pazza primavera; ma mi è venuta un’inspiegabile desiderio di parlarvi di CARTA DA PARATI. Come sapete sicuramente, non sono una grande amante di questo rivestimento e non sto qui a rispiegarvi per la centesima volta i motivi, ma devo dire che alcune di esse mi danno un senso di primavera e di freschezza che mi stupisce ogni volta. Non sarà che forse sto cominciando a rivalutarla (finalmente, dirà qualcuno!)? Non saprei, ai posteri l’ardua sentenza. Sicuramente, però, visitando e sfogliando il catalogo digitale di Wall&Deco ho potuto notare come la tecnica della carta da parati sia diventata sempre più all’avanguardia, con la presentazione di rivestimenti addirittura per esterno e per zone notoriamente dichiarate off-limits, come il bagno e la cucina.

Partendo dalla carta da parati “tradizionale”, intesa cioè per ambienti interni, si nota come compaiano sempre più spesso immagini realistiche riprese dal mondo naturale, tanto da farla sembrare un vero e proprio affresco. Realizzata in tessuto non tessuto, viene ricoperta da una pellicola vinilica applicabile in qualunque ambiente (commerciale o privato); e perché non pensare di personalizzare ogni camera d’albergo con un tema diverso? Mi sono persa a guardare tutte le varianti possibili.

L’effetto della vernice graffiata o scrostata è tra i miei preferiti! Originale e non scontato, sia per una sala da pranzo che per una camera da letto, sia essa matrimoniale che dei figli.

Continuando a sfogliare, ho visto come si possa utilizzare questo rivestimento anche all’esterno, grazie alla sua composizione resistente ad urti e tagli, andando a completare l’estetica dell’edificio a cui è applicata, sia esso la propria casa o un edificio di servizio. La trovo una soluzione assolutamente originale e nello stesso tempo intelligente, che permette una minore manutenzione rispetto all’intonaco o alla classica verniciatura esterna.

La “crepa” (così l’ho soprannominata) è assolutamente la mia prediletta.

Cosa avete usato per rivestire le pareti del vostro bagno o della vostra cucina, soprattutto dietro i fornelli e il lavello? Immagino che il 90% di voi abbia risposto “Piastrelle, è naturale”; ecco. Se aveste saputo prima di scegliere le vostre piastrelle con mosaico o dal colore neutro che avreste potuto optare per la carta da parati? Sareste tornati sui vostri passi? Magari no; ma lo aveste fatto non ve ne sareste di sicuro pentiti. Anche in questo caso, usando un rivestimento brevettato che unisce le proprietà impermeabilizzanti delle membrane liquide a quelle decorative dei prodotti di Wall&Deco, si può personalizzare un ambiente notoriamente ostico senza il timore di rovinare il rivestimento. Perché questa carta da parati, oltre a non subire ingiallimento o deterioramento dovuto all’umidità, resiste alla forza abrasiva dei detersivi e si può applicare a qualunque superficie (piastrelle, intonaco civile, calcestruzzo).

Ma quanto sono carini gli uccellini che escono dalla gabbia? Adorabile! Ma la mia scelta ricade inevitabilmente sulla prima, dove la parete sembra invecchiata, non finita, accompagnandosi perfettamente con lo stile antiquato della vasca da bagno e lavorando con tono su tono. Raffinata.

Bene, anche oggi sono riuscita a parlare in modo quasi entusiastico di un prodotto storicamente da me non amato; il mondo sta proprio andando alla rovescia.

Date un occhio al sito, troverete sicuramente qualche spunto interessante; e poi se a Settembre sarete a Parigi, andate a visitare il loro padiglione al Maison&Object dal 2 al 6.

www.wallanddeco.com

Decorare con la carta da parati

Warhol è Noto

Ok, non ci sono scuse né redenzione per la mia perpetrata assenza. Ma voglio farmi perdonare, invitandovi a visitare una mostra che se fosse qui vicino io sarei già ad ammirare:

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Allestita presso l’Ex Convitto Ragusa nella piccola città di Noto, patria del barocco, conta 120 opere del grande artista provenienti dalla collezione Rosini-Gutman; troverete alcune opere uniche, come il ritratto di Mao e l’opera su tela Liza Minnelli, insieme ovviamente alle grandi icone pop come Marilyn e Ingrid Bergman.

Decisamente un’occasione da cogliere al volo per entrare nel mondo artistico di un uomo che ha cambiato il concetto di arte moderna e contemporanea diventando, di fatto, un simbolo riconoscibile e unico.

Buona visione!!!

 

Warhol è Noto

I saloni, il Fuorisalone e la Design Week

Ieri 12 Aprile è iniziato ufficialmente Il Salone del Mobile 2016, che quest’anno vedrà la partecipazione di Eurocucina e Il Salone del Bagno; direi che non manca nessuna delle grandi case produttrici di arredamento e complementi. Ovviamente ci saranno un sacco di novità in ambito di materiali e nuove tecnologie di produzione, più vicine al senso di ecologia e risparmio energetico. Quest’anno mi spiace ancora di più non partecipare proprio per la presenza di Eurocucina, che mi ha sempre dato un sacco di soddisfazioni; ma come sempre sarà per la prossima volta.

Vivrò da lontano anche il Fuorisalone, che già di per sé è un evento grande e importante perché ingloba tutta la città, non solo la parte della Fiera. Mi piace l’atmosfera che si respira tra esposizioni temporanee, eventi e presentazioni soprattutto perché è in queste occasioni che si conoscono i designer emergenti e le idee più innovative. Quest’anno mi piace particolarmente l’idea che è stata pensata e organizzata dal brand Seletti e che si inserisce alla perfezione nel mood della Design Week e del Fuorisalone:

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Si tratta di un corteo che partirà da Piazzale Cadorna alle 19.30 e che seguirà il percorso delle 5 vie cittadine tra Sant’Ambrogio e Piazza Duomo, per terminare in Piazza Affari dove è stato organizzato l’evento vero e proprio. Durante la manifestazione si vedranno esposti progetti e idee sia di designer conosciuti e affermati, grazie ai quali questo evento è stato possibile, ma anche e soprattutto progetti di designer emergenti o amatoriali, che potranno quindi presentare davanti a tutti le loro idee e magari vederle un giorno realizzate. Anche voi, se avete un’idea o un progetto al quale state lavorando e che si collega alla settimana del Design potrete mostrarlo durante la camminata fino a Piazza Affari. Per corredare la serata ci sarà anche la musica, offerta direttamente da Radio Deejay.

Direi che come modo per passare una serata alternativa non sia male questa idea, no?

Non vedo l’ora di vedere qualche foto!

Buon divertimento a tutti!

I saloni, il Fuorisalone e la Design Week

Una scelta obbligata: il forno

Oggi prendo spunto dall’ultima sventura che si è abbattuta a casa: forno out. Una tragedia, soprattutto per una come me che cucina spesso al forno qualsiasi tipo di piatto, in special modo i dolci. Ma soprattutto perché è successo tutto all’improvviso: nessuna avvisaglia, nessuna spia, nessun indizio. Ha semplicemente deciso di non voler più lavorare per me e ha dato le dimissioni; ora, mentre cerchiamo di capire se ci possa essere un modo per farlo tornare tra noi, senza per questo spendere una fortuna, ho deciso di guardarmi in giro e capire quale forno vorrei al suo posto.

Il mio è un forno che, nonostante abbia ben più di 15 anni, all’epoca era uno dei più avanzati: oltre ad essere elettrico e ventilato, ha più di 5 funzioni di cottura e ha l’effetto esterno in stile classico (in armonia con la mia cucina stile classico). Ora, l’idea del mio compagno è quella di comprarne uno pari pari, stesso colore e stesse caratteristiche; io vorrei anche sperimentare e chi se ne importa se non è in stile classico come la cucina! Abbiamo già il piano cottura in acciaio, bello lucido e grande, che con la cucina nonostante l’azzardo va d’accordissimo. Quindi la mia idea è quella di inserire un forno in acciaio, dalle linee moderne e magari anche con la funzione pirolitica (purtroppo per me non sono una grande fan della pulizia del forno). Ne ho visti 3 che potrebbero fare al caso e mio, e magari anche vostro se vi trovate nella mia stessa condizione:

Da quando faccio l’arredatrice, ogni prodotto SIEMENS mi ha sempre conquistato, sia per le sue linee così pulite sia per le funzioni che li portano al top di gamma senza essere esagerati nel prezzo. Questo è il primo della lista che ho valutato perché ha tutto quello che cerco:

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Forno SIEMENS iQ500, acciaio inox, incasso
  • acciaio inox
  • manopole a scomparsa push pull
  • 6 funzioni di cottura
  • possibilità di cuocere fino a 3 pietanze diverse contemporaneamente
  • ovviamente pirolitico
  • possibilità di utilizzare la funzione di cottura a risparmio energetico
  • 63 litri di capacità, che per un forno è più che buona
  • la forma compatta gli permette di essere incassato sia sottotop che a colonna senza essere ingombrante
  • adatto sia per una cucina moderna che per una più classicheggiante come la mia (con ante in decapato e colori pastello)

Il secondo modello che ho preso in considerazione, soprattutto per la capacità del vano forno, è un modello della SAMSUNG:

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Forno SAMSUNG 3Oven, acciaio inox, incasso
  • acciaio inox e nero lucido
  • impugnatura curva ed ergonomica poco ingombrante
  • 6 funzioni di cottura
  • possibilità di cuocere sia pietanze molto grosse che piatti più piccoli, perché ha un sistema di cottura che riconosce lo spazio occupato e riscalda solo la zona interessata
  • 70 litri di capacità
  • sistema pirolitico per la pulizia
  • possibilità di cucinare più pietanze contemporaneamente mantenendo la temperatura giusta per ognuna
  • design lineare, moderno e compatto
  • esteticamente il più bello dei 3 (anche se l’ultimo ancora non l’avete visto) e con la maggior tecnologia possibile, trovo che sia il miglior rapporto qualità prezzo mai visto

L’ultimo modello che ho valutato, anche se esteticamente è quello che mi convince di meno, è della NEFF:

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Forno NEFF B18P42N3
  • acciaio inox
  • manopole a scomparsa push pull
  • 6 funzioni di cottura
  • capacità interna 65 litri
  • 4 livelli di inserimento: ciò significa che potreste cucinare fino a 4 pietanze diverse (nei precedenti modelli il massimo era 3)
  • funzione pirolitica per la pulizia
  • possibilità di attivare la funzione di riscaldamento rapido per un risparmio energetico durante la cottura di alcuni cibi
  • mentre esternamente l’estetica non mi convince molto, mi piace la parte interna, tutta in acciaio e ben visibile grazie al vetro trasparente
  • questo è un tipo di forno, per esempio, che consiglierei soprattutto per una cucina tradizionale o tendente al classico; perché la sua forma e il suo colore non sono estremizzati, come nel modello precedente

Sono tutti e tre, euro più euro meno, sulla stessa fascia di prezzo; la cosa che mi lascia piacevolmente colpita è che sono tutti modelli tecnologicamente molto avanzati senza diventare di élite. Me li potrei permettere anche io, insomma 😉

E voi, quale dei 3 che vi ho proposto scegliereste?

Una scelta obbligata: il forno

Camera fai-da-te

Oggi vorrei darvi qualche consiglio su come rendere la cameretta dei vostri bimbi un pò più personale rispetto a quelle patinate e, sinceramente, asettiche che si vedono sulle riviste specializzate di arredamento. Perché è evidente che le immagini sono fatte apposta per ingolosire il cliente e acquistare un prodotto che molto probabilmente non farà che soffocare una stanza già piccola di suo.

Quello che di solito affascina molto i bambini sono i letti a castello o a soppalco; perché se sono in due, ci sarà fin dall’inizio la “lotta” su chi dormirà sopra e chi sotto. Se invece è da solo si sentirà un privilegiato, un quasi eletto per la sola possibilità di dormire sospeso da terra. Io per la nostra cameretta ho deciso di optare per il letto a castello soprattutto per una questione di spazio; la stanza era troppo sacrificata con due letti a terra e loro non avevano praticamente modo di muoversi liberamente (considerando anche l’armadio e la scrivania). Abbiamo così deciso per questa soluzione, cercando anche di risparmiare sul letto per poterci sbizzarrire con altro; e sapete come abbiamo fatto? Semplicemente, ce lo siamo costruiti da noi! O meglio, lo ha costruito il mio compagno; io ho dato il mio contributo prendendo le misure dei pezzi necessari, scegliendo il diametro dei montanti e disegnando il letto come l’avremmo voluto. Ed è stato emozionante vedergli prendere forma da zero!

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Ed ecco il risultato finale!!

Semplice, comodo ma soprattutto unico. Anche la reazione delle bambine è stata assolutamente unica, ve lo assicuro. I più attenti di voi avranno notato dei pezzi non proprio “fai da te” e avete ragione: per le scale abbiamo optato per dei cubotti IKEA. Ma ora vi do qualche dritta su come creare anche voi il vostro letto a castello personalizzato:

  • prima di tutto vanno decise le misure: noi avendo già due reti singole dei due lettini abbiamo lavorato sulle misure standard (80×190); abbiamo deciso di avere le reti all’interno della struttura per renderle invisibili così i montanti intorno circondano il telaio in ferro delle doghe. Voi potete scegliere di fare come noi oppure di far sormontare i montanti dalle reti (questi vi comporterà un lavoro maggiore per quello che riguarda il parapetto anti caduta del letto sopra). Quindi le misure del nostro letto sono: 94×204
  • le misure totali del letto dipendono anche dal diametro dei montanti: per quelli verticali che devono avere maggior stabilità abbiamo scelto un diametro di 7×7 cm mentre per quelli orizzontali che circondano le reti e per quelli di “decoro” abbiamo scelto un diametro di 4×7 cm. Non avrebbe avuto senso fare anche questi grossi come i primi perché sarebbe diventato tutto troppo pesante e massiccio
  • per l’altezza totale del letto abbiamo invece valutato i cubotti IKEA in modo da far arrivare l’ultima battuta poco sotto il montante della seconda rete (calcolando anche lo spesso del materasso); nel nostro caso, quindi, l’altezza totale del letto è di circa 190 cm (cm più cm meno)
  • una volta presi tutti gli elementi utili alla costruzione del letto (4 montanti verticali, 8 montanti orizzontali, 2 per la barriera anticaduta e un tot per le testiere/pediere) non c’è da fare altro che seguire il disegno che voi stessi avrete creato per il vostro letto; importante è la ferramenta che deve tenere insieme tutti i pezzi. Acquistate tutto in un negozio specializzato (noi ci siamo riforniti da un produttore di legno, per cui il prezzo della materia prima è stato davvero basso rispetto all’acquisto di un letto fatto e finito)
  • le reti si possono tranquillamente avvitare alla struttura intorno sia che decidiate di sormontare i montanti o farcela stare all’interno; nel primo caso dovrete fare i fori sui supporti in gomma delle doghe (che non andranno quindi rovinate), nel secondo caso ci sono dei fori già fatti in alcuni punti del telaio in ferro che potrete utilizzare per questo scopo
  • l’altezza della barriera anticaduta va valutata molto bene in modo che sia superiore allo spessore del materasso, altrimenti non servirà a nulla; così come la lunghezza dovrà essere utile al passaggio del bambino
  • per le scale: potrete metterle sia come le vedete in foto, sia appoggiate al muro e parallele al letto così che siano nascoste alla vista; noi abbiamo optato per questa soluzione per la parete dove è appoggiato il letto non è abbastanza lunga da consentire anche il passaggio delle scale (essendoci anche una libreria ad angolo). Nella prima ipotesi potrete anche costruire una barriera anticaduta lunga quanto il letto, avendo il bambino lo spazio di salire sul lato opposto
  • il legno abbiamo deciso di lasciarlo grezzo, ma non essendo trattato potreste tranquillamente dipingerlo del colore che più vi piace.

Sarà un pò più faticoso del comprarlo già fatto e del guardare il mobiliere montarlo per voi; ma volete mettere la soddisfazione di dire “questo letto ce l’ho solo io”?!

Cosa ne pensate?Fatemi sapere se anche voi vi accingerete a costruire il vostro letto (che poi queste dritte vanno bene anche per un letto singolo classico e, perché no, per un letto matrimoniale non tradizionale).

Camera fai-da-te

Domenicalmuseo

Che dire oggi? E’ domenica, è il 3 Aprile e questo significa: DOMENICALMUSEO!! Non c’è una sola mostra o un solo luogo di interesse culturale che potrei consigliarvi, perché farei torto a qualcos’altro e soprattutto non potrei mettermi ad elencare tutti i musei aperti oggi.

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Vi posso solo consigliare di prendere la borsa, le chiavi della macchina, dare un’occhiata all’elenco presente sul sito del governo per i beni culturali e scegliere dove andare e cosa visitare. Forza!!Siete ancora qui?! Buon divertimento!

E fatemi sapere domani dove siete andati e cosa avete visitato, sono molto curiosa!

Buona domenica al museo!

www.beniculturali.it

Domenicalmuseo