Forni e forni

Come suggerisce il titolo, ci sono forni e forni; sia come qualità che tipologia. Ma soprattutto, per incasso. Ma andiamo con ordine.

Innanzitutto partiamo dal presupposto che il forno va posizionato in cucina, sia esso forno classico o microonde; perché anche questa distinzione è importante farla e non sottovalutarla. Ormai ci sono forni a microonde con quasi le stesse funzioni di un forno classico, che viene quindi soppiantato sia per ingombro che per prestazioni. Chi ama cucinare non cambierebbe il proprio forno con nessun ultra moderno forno a microonde, ma per praticità e per mancanza di tempo bisogna comunque considerare quella fetta di popolazione (solitamente femminile) che predilige la seconda opzione alla standard. In entrambi i casi, è importante scegliere la posizione giusta e più comoda per il forno, sia esso ad incasso o libera installazione.

Ed ecco che cominciano i miei amati e tanto esaustivi punti, così anche chi ha seri dubbi può fugarli senza troppi pensieri.

Opzione forno tradizionale: 99% ad incasso (anche se c’è ancora chi sceglie le cosiddette cucine economiche, dove piano cottura e forno sono un unico blocco indipendente dal resto della cucina). 3 possibili soluzioni di incasso.

  • SOTTOTOP: solitamente e per comodità la scelta ricade nello spazio inferiore al piano cottura; si possono trovare forni con ingombro sia di 60 cm (i più usati e richiesti) che di 90 cm. Questi ultimi sono più bassi e larghi, consigliati se si ha un piano cottura da 90 e si vuole mantenere la simmetria della composizione; altrimenti personalmente consiglio quelli tradizionali per maggior scelta di modelli e tipologia di cottura.

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  • MEZZA COLONNA: questa è una scelta molto apprezzata perché permette di avere il piano del forno ad un’altezza più comoda per controllare la cottura e inserire/togliere le teglie dal forno. Ovviamente è importante avere spazio nella cucina e riuscire a sviluppare una composizione in cui questa mezza colonna sia a fine composizione o di fianco ad un’altra colonna (come il frigorifero per esempio). Importante: non posizionate MAI la mezza colonna a fianco di piano cottura o lavello, non solo per la scomodità di utilizzo ma sopratutto per la sicurezza. Questa soluzione mi piace molto perché permette di movimentare la composizione e sviluppare diversi piani di lavoro.

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  • COLONNA ALTA: questa è invece la soluzione più richiesta da qualche tempo a questa parte perché ha come vantaggio l’avere una colonna dispensa oltre ai soliti pensili/basi. Soluzione che permette di non lasciare la colonna frigo come unico elemento alto (se si tratta di frigo ad incasso); da mettere necessariamente a fine composizione, sempre con le stesse accortezze della soluzione precedente. In questo caso, diventa doppiamente utile in quanto sarebbe possibile incassare o creare uno spazio in cui posizionare il microonde, togliendovi dall’imbarazzo della scelta tra i due.

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Opzione forno a microonde: questa soluzione può essere sia ad incasso che libera.

  • Nel primo caso potete optare per la colonna forno (se la scelta sarà di avere entrambi gli elettrodomestici) oppure per l’incasso nel pensile (per entrambe si dovrà scegliere tra modelli esclusivamente ad incasso, pochi sia nella marca che nella dimensione).

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  • Nel caso della soluzione libera, potrete posizionarlo sul piano di lavoro oppure ricavare uno spazio all’interno del pensile (se si tratta di forni a microonde piccoli) o della famosa colonna forno.

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Forni e forni

Qualche consiglio per la vostra cucina

Ieri stavo pranzando con il mio compagno e ci stavamo confrontando su un lavoro che sto seguendo per un suo amico; ha traslocato da una casa grande ad una più piccola e deve riadattare la cucina che già ha (che per fortuna è già ridotta all’osso) e stavamo guardando la posizione degli scarichi nella casa attuale. Ovviamente non si trovano nella posizione adatta agli elementi a disposizione, quindi unica soluzione è spostare basi e pensili in corrispondenza degli attacchi nuovi.

Ma è sempre possibile fare questo tipo di variazione? Domanda che mi ha portato all’articolo di oggi, per darvi qualche dritta e un aiuto in più nel caso vi troviate nella stessa situazione.

La cucina attuale del ragazzo è come nell’immagine qui sotto:

cucina attuale

Come notate sono elementi standard (60-90-60-60 cm) quindi facilmente riutilizzabili; il lavello e la lavastoviglie si trovano a sinistra della composizione, mentre forno-piano cottura e cassetti a destra. I pensili corrispondenti sono riadattabili anch’essi in quanto le aperture dei due centrali sono a vasistas (verso l’alto) quindi non implicano una posizione scorretta delle ante. Quelli laterali, invece, hanno ante standard che non hanno comunque bisogno di essere spostati in quanto gli elementi esterni sono entrambi da 60 cm e rimarranno tali anche nella nuova composizione.

Il primo problema da affrontare è la posizione degli scarichi nella nuova cucina:

posizione scarichi

Si trovano esattamente dietro il piano cottura; ovviamente non si può montare una cucina così!Per verificare che gli scarichi nuovi corrispondano perfettamente al sottolavello (da 90 cm) abbiamo fatto una prova, spostando virtualmente il lavello a destra e la cucina a sinistra (di conseguenza anche la lavastoviglie e i cassetti invertono le loro posizioni, ma non ci crea nessun problema di composizione)

posizione scarichi per nuova cucina

Come vedete nelle due immagini, gli scarichi nuovi non ci impediscono di riadattare la cucina e sarà quindi possibile utilizzare tutti gli elementi della cucina.

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Il secondo problema riguarda il top: come notate sopra, non è possibile usare il medesimo top perché i fori degli elettrodomestici non coincidono (e non si può certo ruotare semplicemente!). Questo elemento andrà quindi acquistato da nuovo, ma viste le ridotte dimensioni non sarà un grosso problema.

Il terzo e ultimo problema riguarda il lavello: come vedete il verso dello sgocciolatoio va invertito, quindi anche per questo elemento sarà necessario un cambio. Non sarà obbligato a prendere lo stesso modello, potrà anche decidere di cambiare forma e dimensione, ma dovrà comunque tenere conto del verso corretto. (il cambio è da effettuare solo nel caso in cui sia presente un lavello con sgocciolatoio; se avete solo la vasca o la doppia vasca senza sgocciolatoio potrete utilizzarlo tranquillamente nella nuova composizione)

Vi riassumo quindi quali sono i punti salienti di cui tener conto nella modifica della vostra cucina:

  • controllate sempre la posizione degli scarichi dell’acqua (il gas va di conseguenza) e la posizione delle prese elettriche, sia in basso che sul top (evitate quindi di far coincidere una presa sul top a ridosso del lavello!)
  • controllate l’apertura delle vostre ante, se avete aperture standard cercate di mantenere il più possibile le aperture come sono attualmente, per evitare che vi capiti un’anta destra dove sarebbe più indicata l’anta sinistra (e viceversa)
  • il top, nel 90% dei casi, sarà da cambiare perché gli elettrodomestici spostati creano difficoltà nel riadattare il vecchio piano (i fori non saranno quasi mai compatibili)
  • se le misure della nuova parete non sono le stesse della precedente, cercate di sfruttare al massimo gli elementi che avete a disposizione in modo da non dover aggiungere troppi elementi (la compatibilità di colore e materiale è uno dei principali problemi che si riscontrano nel modificare la cucina)
  • controllate il verso del vostro lavello (il verso lo dà dalla posizione dello sgocciolatoio) in modo da non sbagliare la posizione sul top, anche rispetto agli altri elementi
  • cercate, per quanto possibile, di mantenere la lavastoviglie accanto al lavello, per non allungare inutilmente il tubo di scarico dell’acqua
Qualche consiglio per la vostra cucina

L’eleganza della ghisa

Io adoro cucinare e quando ho a disposizione un pò di tempo non mi faccio certo pregare 🙂

Ma bisogna anche considerare DOVE si cucina (e non parlo del locale); avere a disposizione un piano cottura che ti aiuti ad esprimere al meglio le tue potenzialità e che sia anche esteticamente appagante non ha prezzo. La ghisa è un materiale che personalmente apprezzo molto: è resistente, solida, non traballa (come invece fanno le griglie in acciaio rivestito!); è vero anche, però, che spesso le griglie in ghisa sono grosse e ingombranti, a volte anche più grosse dello stesso piano cottura.HF7_alta

HF9__altaMa ecco la novità: sono HF7 e HF9, due nuovi modelli di Hoover che presentano come caratteristica unica ed essenziale proprio questa, la GHISA. Sono realizzati con un’unica colata monoblocco che permette a questi due gioielli del design e della tecnica di dimezzare la loro altezza, rispetto ai loro cugini in acciaio: solo 28mm!

 

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hoover-hf9-candyi-pagine-arredo.jpgAltra grande novità sono i bruciatori ad aria forzata (tecnologia unica e sviluppata esclusivamente nei laboratori di ricerca Hoover) che garantiscono la massima efficienza e potenza di combustione. La loro struttura permette di ridurre al minimo la dispersione del calore, permettendo una cottura omogenea e più efficace.

Ci sono poi le griglie, integrate nella placca e con un’altezza inferiore a quelle classiche, che conferiscono un effetto più flat sul top della cucina, eliminando quel fastidioso effetto di pesantezza di cui parlavamo prima.

Ultimo particolare, ma non meno importante, è dato dalla presenza dei led che si accendono sotto le manopole del gas una volta azionato il piano cottura: un  tocco di design che esalta ulteriormente la nuova linea di Hoover.

L’eleganza della ghisa

La cucina a sbalzo

Come sempre il mondo delle cucine mi stupisce. La soluzione progettuale trovata e prodotta da Snaidero è l’esempio di come le aziende di arredamento stiano cercando (in molti casi riuscendoci!) di stare al passo con i tempi proponendo modelli sempre più indirizzati ai nuovi stili abitativi.

Sappiamo che oggi il problema maggiore nell’abitare una casa sia lo spazio sempre troppo risicato rispetto alle proprie esigenze e ai propri bisogni; soprattutto gli ambienti living risentono di questa continua ricerca di risparmio dei metri quadri. Spesso è la cucina a pagarne maggiormente le conseguenze, vedendosi sacrificata e unita alla zona giorno, creando un altro problema di sintonia nell’arredamento.

Il modello BOARD di Snaidero pensa proprio a come risolvere quest’ultimo particolare: linea semplice e misure standard che permettono alla cucina di adattarsi ad ogni abitazione “minimale”.

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La parte tecnica con lavello e piano cottura sporge rispetto alla parete e consente a due persone contemporaneamente di lavorare senza ostacolarsi, cosa che normalmente in soluzioni con penisola o isola non è possibile. Questo è permesso dalla diversa profondità del blocco che è disponibile nelle versioni da 90 e 120 cm; lavello e piano cottura sono quindi uno di fronte all’altro, con la cappa che sporge dai pensili sovrastanti e a lato si ha la possibilità di una zona di appoggio per lavorare o per mangiare (ricordando quindi la funzionalità della penisola con piano snack).  Il blocco a sbalzo è reso possibile da un sistema di ancoraggio e gli scarichi sono collegati a parete, per cui non ci sono neanche quei problemi tecnici che creano invece le soluzioni a penisola/isola.

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www.snaidero.it

La cucina a sbalzo

Il metodo Second Life Kitchen

Vi ho già parlato in passato di quest’azienda, con cui collaboro ormai da un anno, e che sta crescendo sempre di più grazie a chi ci ha creduto fortemente e che si sta facendo conoscere per le sue ottime realizzazioni.

A parole spesso si fatica a spiegare quali siano i vantaggi REALI del metodo SLK (rinnovo e risparmio ecologico), un metodo che permette a chi ha una cucina (ma non solo!) di vecchia data ma ancora in buone condizioni di svecchiarla e renderla nuovamente bella e accogliente. Cambiare colore e finitura al top o alle ante, modificare le parti aperte o le vetrine, rinnovare gli elettrodomestici; questi sono i passi fondamentali per realizzare una cucina nuova ma senza buttare via quella vecchia. Se le strutture e le cerniere sono ancora in buone condizioni, perchè eliminarle quando si possono semplicemente sostituire le ante?

Questo che vedete è un esempio REALE di come io e Second Life Kitchen abbiamo trasformato questa cucina; il cliente, di Milano, è rimasto particolarmente soddisfatto e ora si ritrova una cucina completamente nuova senza aver dovuto eliminare la precedente.

Vedere per credere 😉

PRIMA

        

DOPO

      

Il metodo Second Life Kitchen

Nuovi materiali in cucina

Abbiamo già visto le svariate possibilità di scelta per quello che riguarda il piano di lavoro in cucina, con tutti i pro e contro del caso; oggi invece affrontiamo un altro bivio che ci si presenta davanti nella progettazione di una nuova cucina: quali materiali scegliere per gli elettrodomestici?

Eh sì, perchè un tempo esistevano solo la ceramica (ormai richiesta pochissimo e in ogni caso con dei costi folli) e l’acciaio, per cui non si aveva molto scelta per quanto riguardava piano cottura e lavello; oggi, invece, accantonata la ceramica, si è inserito nel mercato (e nel cuore di molte casalinghe 😉 ) un altro materiale: la fragranite, o granite, a seconda dell’azienda produttrice. Questa è composta dall’80% di particelle di granito che la rendono particolarmente resistente agli urti e ai graffi, risolvendo gran parte dei problemi che l’acciaio porta con sé, prima fra tutti la delicatezza. Perché, non possiamo negare che, esteticamente un lavello o un piano cottura in acciaio siano insuperabili, almeno appena acquistati; con l’uso e i continui lavaggi, però, l’acciaio comincia a rovinarsi per i graffi delle posate, a creare aloni e macchie che sono difficili da mandare via con un semplice colpo di spugna.

La fragranite, invece, risolve esattamente questi problemi: non si graffia né si ammacca, non crea macchie dovute al calcare, è facile da pulire senza la necessità di dover asciugare con cura per evitare i fastidiosi aloni e la si trova in diversi colori. I colori più gettonati sono l’avena, o sabbia, e l’ardesia; della stessa tonalità e materiale è possibile avere anche il piano cottura (che altro non è che acciaio ricoperto da una pellicola di granite) e il forno, in modo che la corrispondenza tra gli elettrodomestici persista anche nel caso non si scelga l’acciaio.

L’acciaio rimane comunque il più richiesto, nonostante tutte le difficoltà di manutenzione; ad oggi, almeno per i lavelli, si ha la possibilità di scegliere tra 3 diverse finiture di acciaio: la classica, liscia e brillante; il decor, che crea sulla superficie una specie di ragnatela molto fitta di metallo che consente una più semplice pulizia; e il microdecor, che altro non è che la variante più fine e delicata della precedente.

Quando l’acciaio da solo non basta più, ecco che si possono inserire altri materiali, come il cristallo; esistono infatti intere linee complete di elettrodomestici (lavello, miscelatore, piano cottura e forno) che presentano uno o più elementi in cristallo, che rendono il pezzo ancora più brillante. Ad esempio, nel caso del lavello, la vasca rimane in acciaio mentre lo sgocciolatoio sarà in cristallo; mentre il piano cottura e il forno saranno completamente in cristallo, con l’eccezione delle griglie in ghisa per il primo e delle manopole di accensione per il secondo. Si tratta ovviamente di cristallo temprato adatto a sopportare altissime temperature, ma tenete conto che si parla comunque di un materiale ancora più fragile: se, per sbaglio, vi scappa la pentola a pressione, addio cristallo! 😉

              

Nuovi materiali in cucina

Alcune regole e consigli: la cucina e la sala da pranzo

Eccoci finalmente arrivati al momento di mettere in pratica i consigli e le regole del Feng Shui; importante è ricordare che sono regole di base e non devono essere applicate alla lettera. Servono, soprattutto, per permettervi di creare un ambiente equilibrato e migliore per tutta la famiglia.

Oggi ci soffermiamo su due stanze che sono il fulcro della casa: CUCINA e SALA DA PRANZO. Spesso i due locali sono comunicanti, o addirittura uniti in un unico grande ambiente; secondo i principi del Feng Shui, quest’ultima caratteristica sarebbe da evitare, per non danneggiare il QI della casa con l’energia forte del fuoco, che andrebbe controllata e circoscritta. Se questo non fosse possibile, è però molto importante che i due locali siano allo stesso livello, o al massimo, che la cucina sia ad un livello inferiore, sempre per evitare quanto dicevo prima.

Ma ecco qualche consiglio pratico, anche per la scelta degli arredi:

  • Cucina: non deve mai trovarsi a NORD-OVEST della casa (se non fosse possibile cambiare, disponete un grande vaso di acqua nel punto NORD-OVEST della cucina); deve trovarsi preferibilmente lontana dall’ingresso; il piano cottura deve essere posizionato in modo che la persona che cucina non abbia mai la porta alle spalle; il piano cottura e il forno devono trovarsi lontani dal lavello, dalla lavastoviglie e dal frigorifero; sempre il piano cottura è da sconsigliare sotto la finestra; i pensili non devono essere a giorno, ma chiusi con ante in vetro o legno; i pavimenti devono essere sempre di piastrelle, per favorire l’energia della terra. I colori devono essere in armonia con l’elemento associato alla direzione della cucina (riferitevi sempre al BA GUA); per questo: cucine a OVEST prediligono il colore bianco e evitano il colore rosso; cucine a SUD-OVEST e NORD-EST sono consigliate in giallo, mentre sono da evitare le combinazioni di blu e verde; a NORD le cucine dovrebbero essere in bianco, nero o blu, ma non in giallo, beige o panna; le cucine a EST e  SUD-EST beneficiano del verde, mentre non devono essere né rosse né bianche; a SUD avremo cucine rosa o beige, mentre è sconsigliato l’uso del rosso.
  • Sala da pranzo: la posizione ideale è lontana dall’ingresso; in questo ambiente è da consigliare un tavolo rotondo, privo di spigoli e angoli, che favorisce il movimento del QI all’interno della stanza; ma anche tavoli quadrati o rettangolari vanno bene, a patto che nessuno si sieda in prossimità degli spigoli; ognuno si dovrebbe sedere con il viso rivolto verso una delle proprie direzioni favorevoli; è consigliato anche posizionare uno specchio che rifletta il cibo (in segno di abbondanza e prosperità); è importante che il capo famiglia abbia alle spalle una parete solida, che lo protegga. Sono invece da evitare: la presenza del bagno confinante con la zona pranzo o che si apra su di essa e la presenza del bagno al piano superiore in corrispondenza della sala; mangiare nella parte più bassa della casa (es.: taverna); parti sporgenti o spigolose, come travi o colonne quadrate. In quest’ultimo caso, si possono appendere alle travi delle campanelle eoliche e ricoprire la colonna con specchi o quadri.
Alcune regole e consigli: la cucina e la sala da pranzo

A proposito di monolocali…parte terza!

Rieccomi a parlare di monolocali…non so perchè, ma è un argomento che mi affascina parecchio!Sarà perché è in spazi piccoli e angusti che la nostra creatività dà il meglio di sé…

In ogni caso, stavolta vorrei mostrarvi un’altra di quelle idee innovative che potrebbero risolvere il problema dello spazio e della poca privacy che i mini appartamenti impongono. Nel primo articolo, riguardo proprio la poca privacy, vi avevo suggerito la possibilità di chiudere la zona cucina con due porte scorrevoli vetrate; bene, c’è un’azienda che è andata oltre. Veneta Cucine, grande e importante azienda del settore con sede in provincia di Treviso, ha dato vita alla prima cucina completamente a scomparsa.

Si tratta della Ecocompatta (di cui vedete qualche immagine); questo modello riesce a fornire tutte le comodità di una cucina classica, ma con una dimensione davvero contenuta (circa 3 mt di lunghezza). All’interno sono disposti tutti gli elettrodomestici: piano cottura e lavello nel blocco centrale; frigorifero, lavastoviglie e forno nelle colonne laterali. Tutto compatto e assolutamente invisibile, grazie anche alla speciale serranda del blocco centrale, che con un semplice telecomando, può essere alzata e abbassata all’occorrenza; una volta chiusa, rimane solo un parallelepipedo sospeso da terra.

Ci sono due versioni: nera e bianca; in entrambe si hanno delle luci sottopensile, sempre nel blocco centrale, che illuminano il piano di lavoro a disposizione.

Questa soluzione può essere sfruttata anche per risolvere altri generi di problemi: dalla casa grande ma con un vano cucina ridotto, all’ufficio con zona ristoro che vuole offrire una soluzione completa ma rimanendo invisibile; in ogni caso, una soluzione innovativa, ma soprattutto utile. 🙂

 

A proposito di monolocali…parte terza!