E’ evidente come non mai che quest’anno sia tornato alla ribalta il legno; in tutte le sue sfumature e le sue tonalità, dal grezzo a quello più lavorato. Il calore della materia naturale non si può barattare con nessun’altra tecnologia avanzata; dà un senso di casa e di famigliarità che stupisce come sia stato messo da parte per così tanto tempo.
L’idea che fosse una finitura passata, desueta e troppo legata alle tradizioni è stata finalmente abbandonata per capire come invece sia una risorsa a cui attingere per dare alle nostre case un senso più umano e bilanciato rispetto all’era hi-tech che stiamo attraversando. Insieme agli elettrodomestici intelligenti che si puliscono da soli, insieme alla domotica che ci permette di comandare ogni attrezzo elettronico di casa con una semplice app, c’è lui, il signor legno, che ci ricorda quanto noi siamo legati alla natura e alla terra più di quanto crediamo.
Non spaventatevi pensando agli arredamenti pesanti e cupi delle nostre nonne/mamme, dove il legno se non era scuro non si poteva considerare tale; dove la forma se non era massiccia non si poteva definire solida. E’ naturale che oggi questo materiale “nobile” si debba interfacciare con altri più tecnologici e comodi (acciaio, ghisa, alluminio); per questo capita spesso di vedere soluzioni combinate che hanno un’armonia nuova.
Non solo negli elementi di arredo, ma anche nei rivestimenti il legno e le sue tonalità calde sono tornate alla ribalta, ritrovando quel posto d’onore all’interno delle nostre case, non solo negli ambienti tipici della convivialità (soggiorno e cucina), ma anche in quelli cosiddetti di servizio, come i bagni e i disimpegni. Nelle camere da letto, in realtà, il legno non è mai stato dimenticato, solo reso più anonimo dall’assenza di effetti tattili e della presenza, a volte eccessiva, delle laccature che rendevano ogni superficie uguale all’altra.
Non solo il legno, ma anche la pietra naturale è tornata a ricoprire un ruolo da protagonista; ed è questo connubio che ha permesso la nascita del cosiddetto “industrial style” dove l’amore per la tradizione e la terra si unisce a quello per la tecnologia e gli spazi ampi e scarni. Non troveremo case zeppe di oggetti e ammennicoli, ma quei pochi oggetti inseriti in ogni ambiente avranno la loro importanza, il loro riconoscimento e si ritaglieranno un posto importante al loro interno.
La luce è un altro elemento tornato fortemente di moda; non luce artificiale, bensì quella naturale veicolata con enormi vetrate, pareti aperte, soffitti alti, colori pastello. Mi piace pensare che finalmente stiamo riscoprendo e tornando alle origini, a quelle connessioni fondamentali per vivere più serenamente e in armonia con ciò che ci circonda; perché è evidente che il nostro benessere deriva soprattutto dal rapporto che riusciamo a instaurare con la casa in cui abitiamo.
L’ambiente domestico, molto di più degli occhi, è lo specchio della nostra anima.
Quanti di voi hanno riscoperto l’amore per il legno e le superfici naturali?