Tavoli in cristallo

Mi è stato chiesto da un’amica cosa ne penso dei tavoli in cristallo e quali consigli posso offrire per la scelta migliore.

Bene, comincio subito col dire che non ho una particolare passione per i tavoli in cristallo, di qualunque genere, forma o colore; però devo ammettere che hanno il loro fascino. Anche di questa tipologia, ormai, ce ne sono davvero infiniti modelli, con le gambe fisse, i meccanismi automatici o le allunghe in cristallo; possono essere quadrati, rettangolari, rotondi, ovali, fissi o allungabili, con le gambe in metallo o legno e il piano in cristallo bianco, trasparente o colorato.

La scelta è davvero ampia, ma bisogna come sempre considerare qualche dettaglio; innanzitutto, è da capire dove lo si vuole posizionare. In cucina, qualsiasi stile abbia, è decisamente sconsigliabile: il tavolo in cucina deve essere comodo, di servizio e, come dice anche mia mamma, “da battaglia”; ci si deve poter impastare la pasta della pizza, le frittelle, preparare il biberon per il bambino senza il timore di macchiare o graffiare il piano, si deve poter usare il tavolo come piano d’appoggio in più e di servizio alla cucina.

In sala da pranzo, è tutto un altro discorso; qui è consigliabile in relazione allo stile che ha l’ambiente. Ideale è posizionarlo dove prevalgono oggetti e arredi in stile moderno e minimal, con linee pulite e colori poco intensi; questo perchè, volendo, si potrebbe optare per un tavolo in cristallo con il piano laccato, per esempio rosso o nero. A chi piace, invece, sottolineare i contrasti, meglio stare su un tavolo che abbia comunque forme morbide, come l’ovale o il circolare, e che abbia il piano e le gambe neutri (piano bianco o trasparente e gambe bianche o satinate) che bene si accompagna ad un ambiente più caldo dominato dall’elemento legno.

La possibilità di scegliere se fisso o allungabile è, ovviamente, a discrezione di chi lo utilizza: se è un tavolo esclusivamente di rappresentanza e quindi usato solo poche volte nell’arco dell’anno, si può optare per un tavolo fisso ma di dimensioni già importanti (160×90, 180×90, 200×90); se invece è un tavolo molto sfruttato, anche quotidianamente, meglio optare per un tavolo allungabile, con dimensioni iniziali più contenute che permettono di non ingombrare eccessivamente, ma che abbia poi allunghe importanti, consentendo lo sfruttamento anche in occasione di cene di famiglia o tra amici. Questo ci permette di non dover aggiungere ulteriori tavoli per raggiungere la lunghezza desiderata.

A proposito di allunghe, molto importante è scegliere come le si desidera: ci sono tavoli, la maggior parte in realtà, che le presentano in materiale e colore diverso dal piano (normalmente sono in laminato, bianco o color alluminio); i più moderni e attuali, invece, hanno permesso l’utilizzo di allunghe in cristallo dello stesso colore del piano. Se, nel primo caso, possiamo ovviare con la scelta di una bella tovaglia importante e coprente, che nasconde questa piccola diversità, nel secondo caso potremo dare libero sfogo alla nostra creatività e apparecchiare la tavola con caratteristiche tovagliette americane, un centro tavola particolare e lasciare libero e visibile tutto il piano, per poter ammirare anche seduti a tavola la sua lucentezza. 🙂

(www.fiamitalia.it, www.calligaris.it)

         

Tavoli in cristallo

EXPOCASA 2012

Abbiamo parlato già una volta di Second Life Kitchen, come un’azienda innovativa e attenta alle esigenze del cliente; se siete di Torino, o dintorni, e avete voglia di fare un giro a EXPOCASA 2012, un evento di arredamento e architettura di interni che si terrà dal 3 all’11 marzo presso il Lingotto Fiere, avrete modo di incontrare e conoscere in modo molto più approfondito questa realtà.

Saranno presenti, oltre ai responsabili dell’azienda, anche due ragazzi che si sono affiliati da poco al progetto e che lo presentano attraverso uno stand espositivo, in cui verranno presentati la filosofia dell’azienda, i prodotti che tratta e i servizi esclusivi che offre al cliente, qualunque sia la sua esigenza. Sarà un’occasione per testare da vicino quali siano i veri vantaggi di scegliere Second Life Kitchen e quali siano gli effettivi risparmi, non solo economici, che questo tipo di progetto offre al mercato.

Oltre a Second Life Kitchen, saranno presenti numerosi altri stand di bio-arredamento e consulenza di interni, con la presenza di giovani architetti che potranno aiutarvi nella ristrutturazione della vostra casa; è un evento davvero importante, perchè permette anche a realtà relativamente giovani di farsi conoscere ed espandere la propria rete.

Per maggiori informazioni su orari e costi, linko di seguito il sito ufficiale della manifestazione 🙂

www.expocasa.it

EXPOCASA 2012

Tavolo rotondo

Chi si ricorda Re Artù e i cavalieri della Tavola rotonda? Immagino tutti…vi sarete anche sicuramente già chiesti il perchè della scelta di un tavolo rotondo invece di, che so, un magnifico e imponente tavolo rettangolare. La risposta è, in verità, alquanto semplice e forse anche banale: nel tavolo rotondo nessuno è più importante di un altro. Infatti, notoriamente, i tavoli rettangolari sottolineano la maggiore o minore importanza dei commensali dalle posizioni a tavola: chi siede a capotavola, solitamente, è il padrone di casa che da questa posizione di vantaggio controlla tutto ciò che succede durante il pasto. Nel passato, alle corti dei grandi sovrani, il re aveva il posto d’onore a capotavola e al suo fianco sedevano la consorte e il suo fidato consigliere; e poi, via via tutti gli altri invitati, dai più importanti che rimanevano abbastanza vicini al sovrano, a quelli meno considerati, costretti a sedersi agli antipodi della tavolata. Naturalmente, nessuno sedeva all’altro capo della tavola: nessuno poteva fregiarsi della medesima importanza del re; capitava, a volte, che sedesse la regina di fronte al re, per mantenere un controllo equilibrato sull’intera situazione; o, in altre circostanze, il primogenito della coppia reale, come degno e sicuro erede al trono.

Oggi, tutto ciò è riservato alle corti delle grandi dinastie che ancora oggi mantengono vive queste tradizioni; alle nostre tavole, se si tratta di forme rettangolari, rimane costante la presenza del padrone (o padrona) di casa a capotavola e, spesso, all’altro lato del tavolo siede il figlio primogenito, quindi quello che nell’antichità si poteva considerare l’erede al trono.

Quando, però, si tratta di tavoli rotondi, tutti questi cliché vengono meno, in quanto l’assenza di spigoli e, quindi, di posizioni privilegiate, pone tutti i commensali (che siano parenti, amici o colleghi) allo stesso livello, togliendo anche da certi imbarazzi che spesso colpiscono chi siede a capotavola. Io personalmente consiglio (se vi è possibilità di spazio) questa scelta, sia per le linee morbide e delicate che un tavolo rettangolare non potrà mai dare, sia per la grande versatilità che il tavolo rotondo offre. Oggi, ce ne sono svariati modelli, sia per finiture che dimensioni, oltre che per la possibilità di averli allungabili; le gambe di sostegno sono notoriamente meno ingombranti e quindi meno fastidiose dei loro cugini, i tavoli rettangolari allumgabili. Molto spesso, si tratta di un unico sostegno centrale, che quindi non toglie spazio e rende sfruttabile al meglio il piano a disposizione; ci sono poi numerosi materiali utilizzati per la loro realizzazione, oltre che svariate tecnologie di allunga che permettono un più veloce e pratico utilizzo.

Non dimentichiamoci, poi, che il tavolo rotondo (più che quello rettangolare) ha una presenza “scenica” importante, che permette di mantenere molto leggero l’arredamento della stanza in cui è inserito senza, per questo, mostrarsi spoglio o insipido. Un tavolo rotondo, magari con una gamba importante e con il piano in marmo, riempe da solo gran parte dell’ambiente in cui è stato posizionato.

       

Tavolo rotondo

Tavoli consolle

Abbiamo visto come, soprattutto in ambienti o abitazioni di ridotte dimensioni, questi complementi di arredo siano molto utili ed efficaci; primo, perchè occupano davvero pochissimo spazio e si integrano alla perfezione con il resto dell’arredamento e, secondo, perchè non sono esclusivamente tavoli fissi, ma possono anche diventare ottimi tavoli da pranzo con allunghe fino a 2 metri.

Nei modelli di più recente commercializzazione, le allunghe sono integrate nello stesso tavolo, risolvendo il fastidioso problema di trovare un luogo adatto per tenerle quando non le si utilizza; inoltre, queste allunghe sono di dimensioni ridotte, esattamente come il tavolo, in modo che aggiungendole si possano ottenere dimensioni intermedie accettabili e ben sfruttabili. Un tempo i tavoli consolle avevano quasi sempre un’unica allunga che portava il tavolo a diventare già troppo ingombrante; questa “frammentazione” permette appunto ogni tipo di utilizzo e un ingombro sempre e comunque contenuto in base alle dimensioni dell’ambiente a disposizione.

Il modello di cui vi parlo (progettato e prodotto da FormaFunzione www.formafunzione.it) si chiama Convivio, e ha due possibili dimensioni: 132×51, con apertura fino a 132 cm (formando quindi un grande quadrato) e 132×51 che si apre fino a 192 cm, con allunghe da 35 cm (dimensioni ridotte appunto) incorporate nella struttura fissa. E’ realizzato in rovere, con varie finiture possibili: chiaro, grigio, moro, bianco, nero.

Ci sono poi anche altri modelli, di altre marche famose (come Calligaris www.calligaris.it) che partono dallo stesso concetto del precedente e offrono un tavolo consolle con dimensioni diverse; ad esempio, abbiamo il modello Mistery da 90×49 che, con varie allunghe, permette un’estensione massima fino a 200 cm; il modello, invece, Modern X-Tension da 120×60, con varie allunghe, permette un’estensione fino a 190 cm. Entrambi si possono avere con finiture diverse, dal legno impiallacciato al laccato lucido; solo le allunghe ad incastro hanno una colorazione standard alluminio.

convivio       

Tavoli consolle

Orologi da impazzire

Come vi dicevo, ho due grandi amori: specchi e orologi. I primi li abbiamo visti, ma i secondi non sempre si considerano oggetti d’arredo degni di essere notati; e invece, se ci pensate, avrete in casa almeno un orologio da muro: in cucina. E sicuramente sarà molto semplice e quasi invisibile, rispetto, magari, allo stile della cucina: moderno, classico, lucido, opaco, in legno…ebbene: perchè non pensare di abbinare, ai mobili della cucina, anche l’orologio?

Se volete creare un ambiente divertente e leggero, ci saranno modelli adatti e modelli assolutamente da evitare; stessa cosa, se volete invece dare vita ad una cucina in stile provenzale o in stile “casa di campagna”, gli orologi in plexiglas e in acciaio sono da evitare, scegliendo invece orologi in legno, magari lavorato, con forme classiche (rotondo e quadrato, già il rettangolo è più moderno e minimal) con colori sobri e pastello. Ancora, se si tratta di un orologio per la camera dei ragazzi, ci sono modelli davvero carini e divertenti, colorati e con forme bizzarre, con numeri romani o addirittura scritti in dialetti locali (milanese e torinese, per esempio); poi ci sono orologi per la camera da letto romantici e sobri; infine, orologi per tutte le altre stanze della casa, con forme, colori e dimensioni diverse a seconda dei gusti e delle esigenze.

Sempre facendo “zapping in rete”, ho trovato quest’azienda friulana che dà vita a tantissimi prodotti originali e creativi, tra cui appunto degli orologi spettacolari. Il sito è www.calleadesign.com

Orologi da impazzire

Boiserie a specchio

Dicevamo che questo tipo di rivestimento, oggigiorno, non è particolarmente apprezzato, soprattutto dalle giovani coppie che arredano la loro prima casa; lo si associa a qualcosa di ormai passato e decisamente poco moderno.

Ma, volendo spezzare una lancia in favore di questa scelta, ci sono delle varianti alla classica boiserie tutta in legno (naturale o laccato) che la rendono particolare e, a volte, divertente; inserendo all’interno di qualche pannello degli specchi si possono creare giochi di riflessi all’interno della stanza in cui si trova, rendendola addirittura più grande di quanto non sia realmente. Sappiamo tutti l’effetto che lo specchio in generale ha nelle nostre case: allarga, ingrandisce, illumina; sappiamo anche che la boiserie, in genere, è usata in ambienti piuttosto ampi e spaziosi, proprio perchè, come rivestimento, ha un suo spessore e per questo tende a ridurre, seppur di poco le dimensioni della stanza. Ebbene, anche se avete un soggiorno o una sala da pranzo o, perchè no, una camera da letto, non particolarmente grande e vi piace quest’aria un pò retrò della boiserie, potrete scegliere di giocare con pannelli di legno intervallati a degli specchi, magari di misure diverse tra loro, per aiutarvi ad ampliare (almeno visivamente) l’ambiente e aggiungerete un tono classico, ma non opprimente, al vostro soggiorno/sala da pranzo/camera da letto.

Boiserie a specchio

Specchi da impazzire

Dovete sapere che io sono follemente innamorata di due cose, su tutte: specchi e orologi. Riempirei casa mia, se fosse abbastanza grande da contenerli tutti, di decine di specchi e orologi; un pò ansiogeno, vero? 😉 Soprattutto per gli orologi, con tutti quei ticchettii di sottofondo che, se non sei abituato, possono davvero farti uscire di matto!

Ma anche gli specchi, nel loro piccolo, portano ansia; almeno per noi donne. Noi adoriamo fissarci davanti alle vetrine che riflettono la nostra silhouette ma non possiamo avere in casa più di uno specchio per non vederci quando siamo vestite da casa, appunto: senza trucco, magari con la maschera per il viso al cetriolo, o con i bigodini, in quella tuta sformata che adoriamo perchè tanto comoda…ma guai a specchiarsi conciate così!Ci potrebbe venire un mezzo collasso…uno specchio, massimo due, in bagno (credo sia d’obbligo) e in camera, o al massimo nell’ingresso, vicino alla ciotolina delle chiavi, per sbirciare un’ultima volta prima di uscire.

Ma ci sono specchi e specchi; non pensate a quelli classici da camera da letto, con il piedistallo, magari in ferro battuto, o a quelli da bagno, semplici, lineari e a volte banalotti…pensate invece alla possibilità di creare specchi a vostra immagine e somiglianza! O che prendano la forma del vostro animale preferito, della vostra passione (musica, mare, montagna…) o che siano del colore giusto per intonarsi alla vostra casa. Facendo un pò di “zapping in rete”, ho trovato quest’azienda di Milano che produce esclusivamente specchi, su misura e non, a progetto e a disegno del committente, creando quindi un’opera unica e assolutamente personale; ogni prodotto nasce dalla creatività di chi lo richiede e di chi lo produce, in una simbiosi artistica incredibile.

Ditemi se non sono magnifici?! 😉

Il sito è: www.robgrosso.it

Specchi da impazzire

Boiserie

Nel passato molto più utilizzata, la boiserie è un rivestimento tipico della tradizione francese, costituito da pannelli in legno, più o meno decorati, che viene scelto per ricoprire una o più pareti di una stanza della casa, normalmente soggiorno o sala da pranzo. Questi pannelli possono essere di varie forme e dimensioni (quadrati, ma molto più spesso rettangolari) e con spessori più o meno importanti, a seconda dell’azienda che li produce e del designer che li progetta; ci sono boiserie che sono semplici rivestimenti, con i pannelli senza giunture, e altre boiserie, invece, che tra un pannello e l’altro presentano delle cremagliere che permettono di appendere ripiani o pensili contenitori, rendendo la parete completa e sfruttabile.

A seconda del proprio gusto, i pannelli possono essere di legno chiaro o scuro, laccati o addirittura ricoperti in tessuto, permettendo alla boiserie di adattarsi agli altri elementi presenti nella casa; esistono anche esempi di boiserie utilizzate nelle camere da letto, come testiera alternativa del letto. Essendo pannelli modulari, si può creare una testiera dalle dimensioni personalizzate, a cui si possono aggiungere eventuali mensole che fungeranno da comodini in stile minimal.

Ci sono poi soluzioni davvero innovative, dove i pannelli boiserie giocano un ruolo fondamentale nell’arredamento, creando con forme e design particolari, pareti uniche nel loro genere; alcuni di questi esempi li troviamo nel sito di Listone Giordano, dove ci mostra alcune idee davvero interessanti per rendere la boiserie nuovamente accattivante e giovanile.

          

Boiserie

Top cucina

Abbiamo parlato di tutti i possibili rivestimenti per le pareti dell’ambiente cucina, con la possibilità di mescolarli tra loro; vediamo ora cosa ci offre il mercato per i piani di lavoro della nostra cucina, tra nuove tecnologie e vecchie conoscenze.

In passato, parliamo di almeno 50 anni fa, il top della cucina (e, a volte, anche del tavolo) era costituito da una lastra piuttosto spessa di marmo, considerato il materiale più resistente e igienico da utilizzare; ovviamente il marmo è un materiale naturale e come tale può subire deformazioni o trasformazioni nel tempo, per la temperatura, l’umidità, il calore e le macchie. Anche per questo, oltre che per il costo non indifferente, col tempo si è abbandonato questo materiale e ci si è rivolti ad uno sintetico e industriale, come il laminato; di questo ce ne sono davvero infinite varianti, dagli spessori ai colori alle finiture superficiali (liscio, effetto pietra, lucido, opaco…) ed è un materiale alla portata di tutti, che permette un utilizzo comunque libero del piano della cucina, nonostante sia una lastra di truciolare ricoperta da un foglio di materiale plastico.

Come sempre accade, nuove possibilità si sono presentate per la scelta migliore; oggi, possiamo optare anche per un materiale in gran parte naturale come la quarzite (95% di polvere di quarzo e 5% di additivi per la compattezza della polvere), un materiale praticamente indistruttibile come il marmo un tempo, ma senza le fastidiose problematiche. Questo, infatti, non si altera con il tempo, non si macchia, non cambia colore; ovviamente, come per tutti i materiali, bisogna fare attenzione alle temperature elevate ed evitare di metterlo a contatto con pentole o piani incandescenti (questo potrebbe provocare uno shock termico). Per il resto, è un materiale adatto a qualunque utilizzo, anche per le cucine professionali, si presenta in numerose finiture, spessori, colori e può essere modellato in qualunque forma, senza per questo perdere in resistenza e durezza.

Altra tipologia di piano molto resistente è il Corian, inventato e prodotto dalla Dupont, con caratteristiche simili al quarzo ma con la possibilità di una lavorazione e modellazione ancora più importante; è un materiale costituito da 2/3 di idrossido di alluminio e 1/3 di resina acrilica, che lo rendono particolarmente adatto alla lavorazione al tornio, come il legno, permettendo di produrlo in qualunque forma. Con questo materiale, il lavello (del bagno e della cucina) sono integrati nel top, costituiti dallo stesso materiale rendendo l’effetto di continuità che nessun altro materiale riesce ad ottenere.

Non dimentichiamo, poi, la possibilità di avere il piano della cucina in acciaio, in vetro, in pietra, in piastrelle, in legno…a seconda dello stile e della moda, il piano della cucina risponde ad ogni vostro capriccio ;-).

             

Top cucina

Linoleum design

Quando si parla di pavimentazione, difficilmente si pensa come questo materiale possa essere utilizzato nella nostra casa. Esso infatti nasce come rivestimento ideale per i luoghi pubblici, tra tutti ospedale e scuole, per le sue ottime caratteristiche di pulizia e posa, sostanzialmente semplice e veloce. Soprattutto nell’esempio riportato, si ha la necessità di mantenere sempre le superfici perfettamente pulite e igienizzate; il linoleum, che non va confuso con il rivestimento di gomma sintetica, è un materiale che attutisce molto bene gli urti e i rumori, permettendo così di usarlo anche in zone di forte passaggio, come corridoi o sale conferenza, dove la concentrazione di rumori e persone è spesso elevato. Inoltre, nella posa, il linoleum rimane un pavimento senza giunti ed omogeneo, togliendo dall’impiccio di fughe e livellatura.

Oltre ad essere ancora oggi molto usato, si è evoluto anche dal punto di vista del design e della creatività; non si presenta, cioè, solo in tinta unita, ma si possono creare fantasiose creazioni artistiche e patchwork di colori che lo rendono sicuramente più accattivante e prezioso.

Ma, avete mai pensato di sceglierlo come pavimento per la camera dei vostri bambini?E’ semplice da pulire, non si macchia e quando i vostri bambini daranno libero sfogo alla loro creatività, non preoccupatevi: un colpo di spugna e sarà tutto come prima 😉

      

Linoleum design